1924-2024: un secolo di Rivoluzione con Citroën Italia.
Dal 19 al 25 giugno all'ombra dell'Arco della Pace, non perderti la mostra che celebra i 100 anni di Citroën in Italia: percorri con noi un secolo di storia visionaria nel segno dell’evoluzione, dell’innovazione e della comunicazione.
La mostra sarà allestita in diverse sale, ognuna delle quali racconterà tutte le tappe della storia del Brand e il suo legame secolare con l'Italia, nonché approfondimenti sul geniale fondatore André Citroën e sui progetti sociali più recenti messi in atto da Citroën Italia.
La location esclusiva per questo anniversario speciale è il Dazio Levante a Piazza Sempione 1, a Milano.
Visitando la mostra avrai anche l’opportunità di scoprire da vicino la nuova Citroën ë-C3, l’auto best-in-class in comfort che promette di stravolgere la concezione di mobilità elettrica, rendendola accessibile a tutti. Inoltre, se sei curioso di sperimentare il brivido della guida elettrica, potrai prenotare un test drive.
Il programma prevede una serie di eventi nel corso delle giornate dedicate:
Sei pronto per un viaggio nel tempo? Il 23 giugno si terrà un raduno di automobili d’epoca, in particolare di Citroën 2CV.
Il 25 giugno verrà organizzato un evento stampa in presenza dei giornalisti.
Ti aspettiamo a partire da mercoledì 19 fino a martedì 25 giugno dalle 11:00 alle 23:00, con ingresso libero, presso l’Arco della Pace (Dazio di Levante).
Se non riesci a visitare di persona la mostra milanese dedicata al centenario di Citroën in Italia, ma sei davvero interessato o incuriosito ad approfondire la storia del Brand, ci sono ottime notizie per te! Potrai ascoltare la nostra serie Podcast appena rilasciata, con varie puntate che ripercorrono un viaggio alla scoperta della storica maison automobilistica francese e della sua presenza in Italia.
Con focus sulle tappe più emblematiche, le figure fondamentali, i grandi cambiamenti storico-culturali, i valori e l’impegno sociale, passando per imperdibili aneddoti sul marchio Double Chevron, vivi con noi un’esperienza unica di informazione e intrattenimento.
Era la fine dell’agosto 1924 quando André-Gustave Citroën acquistò un terreno a Milano vicino a uno stabilimento altrettanto famoso, quello di Nicola Romeo. Qui, dove oggi sorge il flagship di Stellantis, non solo nacque la prima filiale di Citroën in Italia, ma anche e soprattutto il legame indissolubile tra il brand e il Bel Paese. Un legame che si snoda lungo 100 anni di innovazioni tecnologiche, successi sportivi e memorabili creazioni su quattro ruote.
Per celebrare un anniversario tanto importante, Citroën racconterà curiosità e fatti che hanno scandito lo sviluppo del Marchio e quello storico e sociale d’Italia attraverso un evento dedicato.
C’ERA UNA VOLTA ANDRÉ-GUSTAVE CITROËN
Si chiama André-Gustave Citroën, l’eclettico fondatore della Marca che tutt’oggi porta il suo nome. Le origini del cognome provengono da lontano: suo padre Levie Citroën era un commerciante di pietre preziose, figlio di Barend, un artigiano orafo, a sua volta figlio di Roelof, un venditore nato senza alcun cognome che viveva ad Amsterdam e commerciava in frutta esotica della Guinea Olandese. Nel 1811, Napoleone I ordinò un censimento che prevedeva l’istituzione di un cognome per tutti coloro che ne erano sprovvisti. Roelof scelse di chiamarsi Limoenman, ovvero “uomo dei limoni”, la frutta esotica della Guinea Olandese. Quando uno dei suoi figli, Barend, decise di sposare la bella Netje Rooseboom, fu costretto a cambiare il proprio cognome e divenne Barend Citroën - nome che in olandese si scrive senza dieresi e significa “limone”.
Uno dei loro 12 figli, Levie, lasciò la Polonia per la vicina Francia dove nel 1870, a Parigi, stabilirono residenza e sede dell’attività di commercio. Fu qui, nella Ville Lumière, che Barend decise di dare una connotazione francese al proprio cognome, aggiungendo una dieresi.
TUTTA QUESTIONE DI INGRANAGGI
Il piccolo André non seguì le orme del padre, dedicandosi invece alle sue passioni per la tecnologia e l'industria: si iscrisse infatti al Politecnico dal quale uscirà con il titolo di ingegnere.
Durante un viaggio in Polonia, in un’azienda nella sperduta campagna polacca scoprì qualcosa che avrebbe profondamente segnato la sua vita: un nuovo tipo di ingranaggio, con i denti a cuspide, in grado di moltiplicare o ridurre grandemente forza e movimento di macchinari anche molto imponenti. Compra subito il brevetto con l’idea di svilupparlo e impiegarlo su scala mondiale. È il 1902 quando apre la sua prima attività: le Acciaierie André Citroën, che producono materiali per l’edilizia ed i cantieri navali oltre a “ruote dentate a doppia elica”, ovvero gli ingranaggi del brevetto polacco, dalla cui forma a “V” nascerà il simbolo delle due punte di freccia direzionate verso l’alto inteso come futuro: il famoso “Double Chevron”.
SE LA VITA TI DÀ AUTOMOBILI…
Il brillante André entra nel mondo automotive quando accetta la direzione dell’azienda automobilistica dei fratelli Mors. È l’occasione perfetta per mettere in pratica tutte le sue nuove idee ispirate al taylorismo. Il mondo dell'automobile l'aveva definitivamente stregato.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, André capì subito che era possibile sfruttare il principio della catena di montaggio per contribuire alla difesa del suo Paese e capitalizzare le sue esperienze. Facendo tesoro di quanto appreso nella tecnologia della catena di montaggio e in quella della costruzione di automobili, convertì la sua fabbrica, ubicata nella zona ovest di Parigi a Quai de Javel, per produrre il bene di consumo più desiderato dai cittadini europei: l'automobile.
IN FONDO BASTA UN’IDEA, O UNA LAMPADINA
PAROLA D’ORDINE, FELICITÀ
André Citroën ha una visione illuminata della produzione industriale con un approccio estremamente innovativo per l‘epoca. Con l’intento di rendere più “umano” il taylorismo, riducendo gli effetti alienanti della catena di montaggio, mette in atto facilitazioni incredibilmente all’avanguardia per i tempi: la maternità pagata, gli ambulatori medici, l'indennità di malattia e le ferie pagate. Alza lo stipendio a tutti i suoi dipendenti che quindi possono - per la prima volta - comprare l'auto che producono. André ha capito subito che la qualità del prodotto è legata anche alla serenità di chi lo produce e gli ampi margini derivanti dal basso costo di lavorazione possono essere reinvestiti in tre modi: miglioramento del prodotto, miglioramento dalla qualità della vita degli operai e comunicazione.
Così gli anni passavano tra successi commerciali ed estrose imprese. La 8HP chiamata Rosalie, le incredibili Crociere Bianca, Nera e Gialla, la famosa Traction Avant, una vettura rivoluzionaria in quanto dotata di trazione anteriore e scocca portante.
In aiuto della Citroën giunse il colosso degli pneumatici Michelin, che mise un suo alto dirigente, Pierre-Jules Boulanger, ai vertici della Casa del "double Chevron". All’inizio del 1935 André Citroën fu costretto a lasciare l'azienda per le sue condizioni di salute che stavano rapidamente peggiorando per un tumore allo stomaco. Il geniale fondatore si spense il 3 luglio del 1935.